Cari lettori, ma sopratutto care lettrici, ci siamo ! Oggi è la festa della Donna, la vera, l’autentica, quella garantita senza fosfati dal 1911. 364 giorni per l’uomo, un giorno per la Donna ! Secondo me, meglio riderne che piangerne, no ? Oggi, i giornali televisivi francesi evocheranno tra la pera e il formaggio (al momento del dessert) le discriminazioni di cui sono vittime le Donne, le violenze coniugali, i diritti beffati, gli omicidi…sì, sì, avete letto bene : gli omicidi. Perché dovete sapere, care lettrici, che l’assassinio di Donne è uno sport nazionale in Francia ; ogni anno, secondo le statistiche quasi 300 Donne vengono fatte fuori. Oggi, alla televisione francese, tra due spot pubblicitari maschilisti, ci saranno servizi strani che racconteranno come le lavatrici, gli aspirapolvere e altre lavastoviglie hanno “liberato” le Donne ; fortunatamente, controbilanciati da altri servizi sui canali tematici cioè confidenziali che racconteranno le lotte delle Donne per il diritto di voto, il divorzio, la contraccezione, il lavoro….Dopo tutto questo casino, non si riparlerà più delle Donne fino al prossimo 8 marzo !
Sono sicuro che avete sentito parlare di Saint-Exupéry, Mermoz, Rolland-Garros, Santos Dumont, i fratelli Wright…ecc…ma avete già sentito i cognomi seguenti : Deroche, Bernard, Bolland, Boucher, Bastié ?
Oggi, in occasione della festa della Donna, vorrei ricordare cinque donne francesi, cinque aviatrici dotate di personalità fuori dal comune, di coraggio straordinario, di determinazione infallibile, che hanno scritto la storia dell’aviazione spesso pagandolo con la loro propria vita. Tre di queste aviatrici : Adrienne Bolland, Hélène Boucher e Maryse Bastié si impiegarono fortemente in favore del femminismo e lottarono con accanimento per il diritto di voto alle donne.
Raymonde de Laroche
Elise Deroche detta la “baronessa” Raymonde de Laroche (22/08/1882 – 18/07/1919). Aviatrice francese. E’ stata la prima Donna al mondo ad ottenere il suo brevetto di pilota, consegnato dall’Aero-Club de France l’8 marzo 1910. Fra 1910 e 1914 solo 15 aviatrici ottennero il brevetto mentre, nello stesso tempo, 1600 uomini riceverono il brevetto di pilota. L’8 luglio 1910, durante il meeting di Reims, Raymonde si schiantò al suolo con il suo aereo e riportò numerose fratture. Nostra intrepida baronessa tornerà a volare solo nel 1912. Nel 1913, Raymonde vinse la coppa Femina per essere stata la prima Donna a compiere un volo di 323 chilometri in circuito chiuso ! Dopo l’armistizio, Raymonde riprenderà i voli ed a bordo di un piccolo biplano Caudron G.3 raggiungerà i 4800 metri, il 12 giugno 1919, diventando “la Donna la più alta del mondo”. Purtroppo, Raymonde de Laroche muore nel mese di luglio, quando il suo istruttore che si trovava ai comandi ebbe la pessima idea di fare il giro della morte di troppo. I due morirono sul colpo….
Suzanne Bernard
Suzanne Bernard (1893 – 10 marzo 1912) muore a meno di 20 anni mentre passava la terza ed ultima prova del brevetto di volo. Il suo biplano entrò in vite dopo una curva sbagliata….Se Suzanne Bernard avesse riuscito il brevetto, sarebbe stata tra le prime dieci Donne ad essere diplomata dall’Aéro-Club de France….
Adrienne Bolland
Adrienne Bolland (25/11/1895 – 18/3/1975). Di Adrienne Bolland sono stati scritti tanti articoli e libri ! Un vero personaggio di romanzo. A 24 anni, dopo essersi rovinata dalla sua passione del gioco, Adrienne Bolland decide di lanciarsi in una carriera di aviatrice. Nel 1920, sarà la prima donna del dopo guerra a prendere il brevetto di pilota ! Poi, Adrienne è assunta dall’azienda francese Société des avions Caudron per fare parte della squadriglia acrobatica. Un piccolo aneddoto per fare capire il carattere di Adrienne Bolland. La ragazza sognava di possedere il suo proprio aereo e ne chiese addirittura uno a suo padrone. Ti darò un caudron G-3 quando sarai capace di fare un giro della morte, scherza il tizio! qualche minuto dopo, Adrienne rilevò la sfida e ebbe l’aereo facendo non solo uno ma due giri della morte ! In una gara, la ragazza riuscì ad infilare 98 giri della morte. D’altronde, la ragazza possiede un record ancora imbattuto oggi cioè 212 giri della morte in 72 minuti !
Il caudron G-3
Sempre nel 1920, Adrienne Bolland è inviata in Argentina per fare dei meeting aerei e delle dimostrazioni per l’azienda Caudron. Il primo aprile 1921, Adrienne riuscirà il sorvolo della Cordigliera delle Ande, prima di lei, cinque uomini avevano lasciato la pelle nel tentativo. Un colpo di follia ! Adrienne aveva solo un vecchio biplano che non poteva superare i 4300 metri di quota, ma la vigilia, una veggente le avrebbe indicato la strada. Quando l’aereo decollò di Buenos Aires, il primo aprile 1921, Adrienne non aveva né carta, né apparecchio di navigazione tranne il sole. Per proteggersi del freddo, la ragazza era avvolta in un materasso e per proteggersi dei condor, un pugnale ! Dopo solo 4 ore e 17 minuti, Adrienne atterrò a Santiago mezza-morte di stanchezza e di freddo. Il volo di ritorno fu terribile. L’aereo si scontrò in volo con uno stormo di condor, uscendone con l’elica spezzata. Adrienne è costretta ad un atterraggio di fortuna in cui restò ferita. Tutti in Francia la davano per morte, ma Adrienne è soccorsa da una tribù di indiani, e dopo un mese nella giungla a lottare contro gli anaconda, Adrienne riuscì a raggiungere la costa. Tutta la vita di Adrienne Bolland fu così cioè frenetica….
Hélène Boucher
Hélène Boucher (23/5/1908 – 30/11/1934). A 22 anni, il 4 luglio 1930, Hélène Boucher ottiene il suo battesimo dell’aria. Hélène Boucher diventa allora amica di aviatrici famose quali Maryse Bastié, Adrienne Bolland e Maryse Hilsz, tutte impegnate per la concessione alla donne del diritto di voto. Il 21 giugno 1931, Hélène Boucher ottiene il brevetto dopo aver volato per diciassette ore e quaranta minuti e compiuto trenta atterraggi. Nel 1932, Hélène è la prima donna ad ottenere il brevetto per il trasporto pubblico e compra un aereo Moth Gipsy. Ma lei sogna un grande raid e per una sfida con degli amici, l’anno seguente, mette a punto un raid Paris-Saigon. A Pisa deve atterrare per delle noie al motore. Riparte, si ferma a Napoli e ad Atene, poi i cieli della Turchia e della Siria. Fa tappa ad Aleppo dove è stata organizzata una grande festa, poi il deserto che sembra non finire mai. Un rumore al motore la obbliga a fare scalo a Romadi, in Iraq. Il basamento dell’aereo è distrutto. Con un trattore e delle guide che conoscono il deserto, raggiunge Baghdad. Riparato l’aereo in maniera rudimentale, riuscì a raggiungere Il Cairo dove ammetterà di aver fallito nell’impresa. I giornalisti la inseguono e la radio continua a parlare di lei. Non ha portato a termine la gara ma è diventata una celebrità internazionale, idolo del pubblico e viene chiamata “Le ali della Francia”.
Pubblicità per gli aerei Caudron-Renault
Sempre nel 1933, in luglio, Hélène Boucher è la prima aviatrice a partecipare alle dodici ore d’Angers, cinquanta chilometri di giri della morte ; in agosto, a bordo di un aereo Mauboussin, la ragazza batte il record femminile dell’altitudine con 5900 metri ! Nel 1934, Hélène Boucher, raggiunge il record di 235 km all’ora, poi 409, poi 445. Non ha più tempo per nient’altro e quando un record e’ superato, se ne propone un altro. L’ingegnere Rifford mette a punto un nuove aereo, il “Supersqualo”, Hélène, nel novembre del 1934 vi sale a bordo e vicino a Versailles precipita. Aveva solo ventisei anni.
Maryse Bastié
Maryse Bastié (27/02/1898 – 6/07/1952). Maryse Bastié nata Marie-Louise Bombec. Detentrice, nel 1931, del record della più grande distanza percorsa da una donna pilota quasi 3000 chilometri. Maryse Bastié accumulerà più di 10 record internazionali con, per esempio, quello del più lungo volo realizzato da un aeroplano leggero. Orfana di padre, Maryse Bastié fu operaia in una fabbrica di scarpe e scoprì l’aviazione sposando il pilota Louis Bastié. Dopo la morte del marito in un incidente aereo, Maryse Bastié prende la successione e si mette a battere tutti i record possibili. Nel 1928, a bordo di un Caudron C109, il record femminile di distanza con 1058 km ; nel 1930, lei stabilisce il record di durata femminile con 37 ore e 55 minuti ; Nel 1931, migliora il suo record di distanza con un volo di 3000 km ; in dicembre 1936, Maryse Bastié realizza sola la traversata dell’Atlantico Sud, collegando Dakar a Natal (3173 km) nel tempo record di 12 ore e cinque minuti. La seconda guerra mondiale non interruppe la sua carriera. Capitano dell’aeronautica, cumulando 3000 ore di volo, comandante della legione d’onore, Maryse Bastié trovò la morte in un volo di prova durante un meeting aereo, a Lione il 6 luglio 1952…..
Buona festa della Donna a tutte le lettrici di Bordeaux e dintorni !
Alex