Conoscete la Francia brutta (la France moche) ? Sono queste zone periurbane che si sviluppano come dei tumori all’ingresso e all’uscita di ogni città francese e divorano le campagne circostanti . Non potete mancarle sono ovunque e si assomigliano tutte : da Brest a Bordeaux, da Nizza a Strasbourg. E come le malattie spesso si usano degli acronimi per designarle : Z.A.C, Z.U.P, Z.F.U, Z.R.U, Z.U.S (non è uno scherzo questi acronimi esistono davvero !) e poi chi avrebbe voglia di perdere del tempo per trovare un nome a tutta questa bruttezza ? La città di Bègles, a sud di Bordeaux, non fa eccezione e ha dato l’autorizzazione agli ipermercati Carrefour di creare una zona di questo tipo sul suo territorio e la bruttezza (la mocheté) si è messa a fiorire : capannoni orribili pieni di Carrefour, Decathlon, Lidl, Darty, Norauto, Leroy-Merlin, Kiabi, Cultura, Castorama, McDonald, Flunch ; hôtel standardizzati : Formule1, Etap, première classe ; case tutte identiche, incastronate tra l’inceneratore di Bordeaux e l’autostrada, che rendono simpatiche le più brutte periferie di Détroit ; mega parcheggi, allineamenti di rotatorie all’inglese (fa più chic). Un incubo. Comunque sia, l’autore di questo blog, spinto dalla golosità, non ha potuto resistere ed è andato a fare un giro all’ipermercato Carrefour perché un’amica gli ha detto che nella galleria commerciale, c’è un tizio che fa tra i migliori macarons di Francia. Ma non sono i macarons che mi hanno sorpreso di più, ma la stupenda piccola palude che costeggia la Garonna, dietro il parcheggio del Carrefour. Chi sa come è stata preservata dal cemento ? Un paradiso. Ci si incontra anche una strana fauna uscita dalla mente dell’artista Michel Lecoeur per una Festa del Fiume qualsiasi e che ha eletto domicilio li.
Bordeaux e dintorni, stagione II 